Incontri,divertimento,cultura,musica e buon cibo



C'E' POSTO ANCHE PER TE

Il direttivo della pro loco antico borgo Villanuova di Canelli oltre a dare il benvenuto su questo blog,ricorda che e' aperto il tesseramento 2011.







lunedì 26 aprile 2010

Canelli castello Gancia


CASTELLO GANCIA
Tra il X e l’ XI sec. esisteva una vasta rete commerciale facente capo ad Asti.Per la difesa di una di queste rotte commerciali (forse per volere di Ottone III°) sorse, presumibilmente agli inizi dell’XI sec. un Castrum a Canelli con il compito di salvaguardare le strade che, risalendo la Valle Belbo, conducevano ai porti di Savona e Vado.Il castello venne edificato sulla sommità del colle detto poi di “Villanuova”, dominante l’antica corte ottoniana. Il grande Castrum, verso la fine del XIII° sec., subì profonde trasformazioni: decaddero gli edifici nobiliari che lo caratterizzavano dovuto anche all’estinzione o emigrazione delle famiglie nobili dal Consortile di Canelli.Verso il 1330, il Castrum fu trasformato in “Villaforte” detta poi “Villanuova” perché da poco tempo l’elemento popolano aveva occupato gli spazi lasciati liberi dai nobili.Dell’antico complesso rimase, fino al XII° sec., il “palatium veterum” con torre sede del castellano e delle guarnigioni. Le mura del Castrum possedevano due porte: quella di Mezzo, interrata alla fine del XVII° sec. per costruire il sagrato della nuova chiesa di S. Leonardo, e la porta dell’Anitra, sotto il castello verso la vallata opposta. Gli Asinari acquistarono il feudo di Canelli nel 1335 senza modificare il Castello ma i loro successori, gli Scarampi, vi apportarono importanti migliorie ed ammodernamenti tra il XV ed il XVI° sec. di cui rimangono frammenti scultorei ed architettonici.Il Castello con le fortificazioni, fu in gran parte smantellato nel 1617 per opera degli spagnoli durante la guerra di successione del Monferrato distruggendo ciò che era vanto ed ammirazione dei visitatori.L’opera di ricostruzione iniziò nel 1626 ripristinando le fortificazioni; il Castello fu riedificato a partire del 1676 per opera degli ultimi marchesi Scarampi Crivelli, anche se in forme ridotte e con carattere di un palazzotto.Gli interni pare fossero progettati da Amedeo di Castellamonte, architetto ducale. Nel 1706, estinta la famiglia Scarampi-Crivelli, il complesso venne infeudato ai conti Galleani. Nel 1803 fu acquistato dagli Alfieri di Asti, ben inseriti nell’establishment napoleonico.Le signorie feudali furono abolite dalla Francia rivoluzionaria (1810) ed il Castello fu acquistato dal conte Bellini come privato cittadino, passò poi ai Parone e quindi a Gaspare Sardi e poi ancora all’avv. Vincenzo Bertolini, senatore del Regno i cui eredi lo cedettero al Grande Ufficiale Camillo Gancia che affidò all’arch. Arturo Midana (1929-1930) il restauro e la ristrutturazione dell’edificio. Gli intenti del Midana furono quelli di conferire al Castello lo stile di fine ‘600 anche per gli interni, dove un’attenta ricerca d’epoca diede ai locali un’armoniosa varietà di arredi. Le decorazioni del pittore canellese Giovanni Olindo, ed i numerosi stucchi policromi, richiamano la corrente barocca. Esternamente furono aggiunte due ali rendendo più imponente l’edificio. Lesene angolari e mediane rompono la compattezza della costruzione, più semplici sono le fiancate ed i corpi sporgenti.Le finestre del piano rialzato e quelle del primo piano sono sobriamente fregiate. Sopra il portale, al quale si accede per mezzo di due scale laterali, vi è una balconata la cui porta-finestra campeggia con maggior larghezza di motivi ornamentali. Tra le due rampe di scale, un’apertura porta alla piccola cappella.Significativa fu anche la sistemazione delle aree circostanti; la creazione del giardino all’italiana riporta il Castello agli splendori del ‘600; la portineria ricavata dal terreno scosceso verso la strada ed armoniosamente collegata ad una piccola Cappella preesistente. Al lato opposto, un vecchio fabbricato, fu adattato dal Midana ad uso autorimessa.Il Castello, così restaurato, domina tuttora l'abitato dall'alto del colle ed è punto di riferimento panoramico e simbolo di Canelli. Interessante: ambientanzione; interni; grandioso ed elegante atrio con ritmi spaziali che rammentano lo Juvarra.

Nessun commento:

Posta un commento